Nuovo sgombero all'ex Elettroingross

elettroingrossNella mattinata del 7 luglio alle ore 7.00, si è concluso l'ultimo atto relativo allo sgombero, a seguito della querela proposta dalla ditta proprietaria per occupazione abusiva, degli immobili industriali siti in via Goldoni 20 (ex Elettroingross) e nella vicina via Gramsci angolo via del Pescarotto. Gli agenti della SES della Polizia Locale sono dovuti intervenire ed effettuare un ulteriore intervento per permettere al personale dell'impresa, incaricata dai proprietari, di sigillare gli ingressi allo stabile ed il ripristino dei muri perimetrali, dove erano stati praticati alcuni "varchi" per poter accedere all'interno dei magazzini. All'interno dei locali, gli agenti hanno trovato due uomini, uno di origine libica ed uno di origine marocchina, e una donna di nazionalità romena, tutte persone conosciute e notoriamente dedite all'accattonaggio in città. Nonostante il recente intervento, effettuato dalla Polizia Locale il 24 luglio, sono stati di nuovo individuati numerosi giacigli. I due uomini e la donna sono stati accompagnati presso il Gabinetto di Fotosegnalamento, dove si sono protratte nel corso della mattinata le operazioni finalizzate alla denuncia all'Autorità Giudiziaria per "invasione di fabbricati e per danneggiamento", così come previsto dagli articoli 633 e 635 del Codice Penale, a carico di tutti tre, a cui andrà ad aggiungersi una denuncia per la violazione alle norme sull'immigrazione in capo ai due uomini trovati privi di titoli che consentano loro la legittima permanenza sul territorio dello Stato.

Incendio scongiurato dalla Polizia Locale

padova incendioE' accaduto ieri pomeriggio, 5 agosto, in via Ristori. Una pattuglia della squadra SES coordinata dall'Ufficiale di Reparto si trovava nella vicina via Ruggeri al civ. 1, svolgendo il quotidiano servizio di monitoraggio del territorio. All'improvviso hanno notato che, da una finestra sita al terzo piano dell'immobile in via Ristori 18, fuoriusciva del fumo denso. Immediato è stato l'intervento dell'Ufficiale che si portava sul posto: accertando l'effettiva presenza di un incendio in atto, staccava l'energia elettrica e l'utenza del gas e temendo che vi fossero delle persone in pericolo si portava, unitamente ai colleghi, all'interno dell'appartamento. Dentro l'appartamento, per fortuna, non vi era nessuna persona ma il forno era acceso ed il cibo al suo interno stava bruciando. Nel frattempo erano arrivati anche i Vigili del Fuoco, allertati dalla Centrale Operativa della Polizia Locale, che provvedevano a mettere in sicurezza l'appartamento. Arrivava, dopo pochi istanti, anche la proprietaria che, con un moto di sollievo, riconosceva di essere uscita dimenticandosi il forno acceso.

Polizia Locale e Corpo Forestale dello Stato

lampeggiante2Proseguono i controlli, da parte della Polizia Locale, rivolti agli esercizi commerciali gestiti da persone straniere; l'ultimo in ordine di tempo è stato effettuato l'1 agosto, nel pomeriggio, in collaborazione con personale del Corpo Forestale dello Stato. Questa volta è stato l'esercizio commerciale del settore non alimentare, gestito da cittadini nigeriani di via Foscolo 16/A ad essere oggetto del controllo. All'interno dell'esercizio commerciale è stata accertata la somministrazione di alimenti e bevande, non alcoliche, a 11 persone di nazionalità nigeriana, delle quali quattro risultavano non avere i documenti in regola per il soggiorno nel territorio italiano, così come previsto dal Dlgs 286/98. Queste persone venivano, pertanto, accompagnate presso il Gabinetto di Fotosegnalamento di via Liberi 16, dove venivano sottoposte ai rilievi fotodattiloscopici e denunciate all'Autorità Giudiziaria ai sensi dal citato Decreto Legislativo. Veniva, inoltre, riscontrata la mancata pubblicità dei prezzi che comporterà la notifica di una diffida amministrativa da parte della Polizia Locale. Per la "somministrazione abusiva in zona contingentata" la Polizia Locale ha elevato un verbale, a carico del proprietario dell'esercizio commerciale, dell'importo di euro 5000,00 per la violazione degli articoli 8 e 32 della LRV 29/2007. Il Corpo Forestale dello Stato ha fatto intervenire il personale dell'Ulss 16 in quanto, sul soppalco presente nell'esercizio, sono stati trovati n. 5 scatoloni di stoccafisso non esposto per la vendita. Il personale dell'Ulss 16 ha sottoposto a sequestro amministrativo il pesce essiccato per violazione delle norme sull'etichettatura e tracciabilità del prodotto detenuto in locali privi di registrazione sanitaria.

Servizio anticontraffazione, ancora sequestri

borsepiccSono 45 le borse e 9 i portafogli in parte sequestrati ed in parte recuperati dagli agenti della Polizia Locale nella giornata di sabato 2 agosto in Prato della Valle; anche nei mesi estivi, infatti, continua senza sosta il contrasto a tale fenomeno per tutelare la sicurezza del consumatore, attraverso la sicurezza della qualità dei prodotti, per la tutela della concorrenza leale degli operatori di commercio nonché per effettuare il contrasto alle inevitabili evasioni tributarie poste in essere da questi soggetti. A tal scopo sabato scorso si sono svolti dei servizi mirati, sia di mattina che di pomeriggio, in Prato della Valle, sito oramai noto per la presenza di venditori abusivi, che hanno portato al sequestro di merce contraffatta. La mattina di sabato ha visto una pattuglia di ciclisti della Squadra Emergenze Sociali della Polizia Locale intervenire, verso le ore 10,00, in quanto vi era un gruppo di venditori ambulanti abusivi di colore che esponevano delle borse da donna ai passanti. L'intervento degli agenti ha provocato un "fuggi fuggi" generale dei venditori, in direzione di piazza Rabin; solo uno di questi rimaneva sul posto con un chiaro atteggiamento di sfida. Avvicinato dagli agenti, che gli chiedevano di esibire i documenti e la merce, questi si rifiutava tassativamente fino a diventare aggressivo, tentando anche di divincolarsi per darsi alla fuga, nel momento che gli agenti predisponevano il suo accompagnamento presso il Gabinetto di Fotosegnalamento per procedere alla sua identificazione. Con l'ausilio di un'ulteriore pattuglia l'uomo, di nazionalità senegalese privo di documenti, veniva portato presso l'ufficio della Polizia Locale di via Liberi dove veniva identificato, sequestrata la merce contraffatta in suo possesso e denunciato all'Autorità Giudiziaria per "detenzione ai fini di vendita di merce contraffatta", come previsto dall'art. 474 del Codice Penale e per "resistenza a pubblico ufficiale", ex art. 337 del C.P. Il pomeriggio ha visto impegnati gli agenti del Reparto Territoriale della Polizia Locale che sono dovuti intervenire ripetutamente per far fronte ai numerosi venditori abusivi presenti che, nonostante la presenza degli agenti, continuamente hanno tentato di porre in vendita la loro merce; l'intervento ha determinato l'allontanamento dei venditori abusivi ed il recupero di borse e di portafogli contraffatti abbandonati a terra dagli stessi. Il fenomeno dell'abusivismo commerciale è sempre una problematica da tenere d'occhio verso la quale è vietato abbassare la guardia; infatti, se all'inizio erano singoli venditori, immigrati illegalmente, che proponevano la loro merce che rappresentava il loro unico canale di sostentamento, adesso ci troviamo di fronte a gruppi ben organizzati, spesso anche aggressivi, che vendono prodotti contraffatti, forniti da industrie "occulte" presenti sul territorio nazionale o all'estero. E' giusto, inoltre, ricordare che tale fenomeno si può contrastare anche con la collaborazione delle persone alle quali si rivolgono tali venditori; non acquistando i prodotti contraffatti non si alimenta tale mercato con tutte le conseguenze che esso produce. Anche per questo il D.L. 35 del 2005 ha introdotto una sanzione pecuniaria di Euro 200 a carico di coloro che "acquistano, senza aver accertato la legittima provenienza, cose che per la loro qualità, per la condizione di chi le offre e per l'entità del prezzo inducono a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale".

Sequestrato appartamento di prostitute cinesi

Bembo 6Nel tardo pomeriggio del 31 luglio si è conclusa con successo un'operazione effettuata dagli agenti della Squadra Investigativa della Polizia Locale, che hanno posto sotto sequestro un appartamento sito in via Bembo, quartiere Crocefisso, dove da tempo era stata segnalata, con vari esposti al Comando da parte di cittadini, un'attività di prostituzione di ragazze cinesi. E' partita, di conseguenza, un'attività di indagine, effettuata nei mesi scorsi, consistente in diversi appostamenti al fine di individuare e, quindi, sentire come testimoni i clienti della ragazze cinesi i quali, se pur con qualche esitazione, ammettevano di aver avuto rapporti sessuali. Questa attività di indagine confermava già da subito la presenza, all'interno dell'appartamento, di due ragazze cinesi che si prostituivano; l'organizzazione era molto efficiente in quanto le donne erano pubblicizzate con foto ammiccanti su siti web dedicati e su alcuni quotidiani. I clienti venivano "adescati" a mezzo cellulare al quale rispondeva una donna, sempre cinese, che fungeva da centralinista e che passava la chiamata alla ragazza in appartamento avvisandola dell'imminente arrivo del cliente. L'attività era molto intensa, le ragazze ricevevano dai 5 ai 10 uomini al giorno per somme che andavano dai 40 ai 70 euro a prestazione; non mancavano anche dei "particolari servizi in coppia" per una tariffa di 100 euro. Ai primi di luglio gli agenti effettuavano un accesso nell'appartamento, appurando che la ragazza cinese più giovane era "costretta" a versare la maggior parte del suo compenso alla donna più anziana, che veniva perciò immediatamente indagata e denunciata per "sfruttamento della prostituziImmagine 002one". Malgrado questo primo intervento, l'attività di prostituzione è continuata. E' continuata però anche l'indagine, coordinata dal Dr. Giacomelli della Procura della Repubblica, della Polizia Locale che effettuando un successivo accesso nell'appartamento e trovando un'altra giovane ragazza cinese, procedeva al sequestro dell'immobile. All'interno dei locali veniva rinvenuta e sequestrata una somma di denaro pari a € 700,00 che, dalle dichiarazioni, risultava essere il provento dell'attività degli ultimi giorni; venivano inoltre rinvenuti e sequestrati due cellulari utilizzati per l'adescamento e una quantità notevole di preservativi ed altri "sexy toys". E' stato accertato che il proprietario dell'immobile risultava estraneo ai fatti.

Scappa dopo l'incidente, rintracciato dalla P.L.

incidente2Nei giorni scorsi si è consumato un altro episodio di "fuga e omissione di soccorso" ai danni di un motociclista. Una pattuglia della Polizia Locale è intervenuta, il giorno 24 luglio verso le ore 23,30, all'intersezione tra le vie A. da Bassano e Bernina per i rilievi di un sinistro che vedeva coinvolti un motociclo ed un'autovettura, il cui conducente anzichè fermarsi e prestare soccorso, come previsto dal Codice della Strada, si allontanava rendendosi irreperibile. Dagli accertamenti effettuati sul posto ed a seguito di indagini svolte successivamente, al fine di risalire al conducente od al proprietario del veicolo, gli agenti della Polizia Locale riuscivano ad accertare il numero di targa dell'auto anche grazie al motociclista che, seppur ferito, era riuscito a leggere parte della targa dell'autovettura investitrice. Inoltre, il giorno successivo, nell'effettuare ulteriori sopralluoghi nel luogo dell'incidente, la Polizia Locale riusciva ad acquisire anche un tracciato video del sistema di videosorveglianza di un vicino locale pubblico, che consentiva una chiara lettura della dinamica del sinistro e l'individuazione certa della marca e modello dell'autovettura coinvolta. Questi elementi, comparati con i dati acquisiti dalla banca dati della Motorizzazione Civile, hanno permesso di individuare il veicolo investitore in una Daewoo Takuma ed il proprietario, uomo di circa 46 anni residente a Nova Milanese (MI). Preziosissima è stata la collaborazione della Polizia Locale di Nova Milanese, attraverso la quale si è pervenuti al rintraccio del veicolo e del proprietario. A seguito di ciò il proprietario, qualificatosi anche come conducente dell'autovettura, si presentava presso gli uffici della Polizia Locale di Padova per rilasciare una spontanea dichiarazione sull'accaduto, mettendo a disposizione il veicolo per i rilievi fotografici di comparazione. Lo stesso, che comunque dichiarava agli agenti di non aver sentito alcun urto tra il suo veicolo ed il motociclo, veniva deferito all'Autorità Giudiziaria per "fuga e omissione di soccorso in caso di indicente con danni alle persone" così come previsto dall'art. 189/1-6-7 commi del Codice della Strada.

Intervento al campo nomadi di via Longhin

LonghinpiccIl 29 luglio, dalle ore 7,15 circa, è stato effettuato un intervento al campo nomadi di via Longhin da parte di un contingente della Polizia Locale formato da personale della Squadra SES, Investigativa, Motociclisti, Edilizia e del Reparto Territoriale. Tale intervento, disposto a seguito della formale richiesta del Sostituto Procuratore dr. Roberti, correlata della segnalazione del Dirigente della Squadra Mobile che conteneva una "richiesta di risanamento del campo stesso e delle immediate adiacenze", ha visto impegnati fino a sera circa 25 persone, tra agenti ed ufficiali della Polizia Locale coadiuvati da personale dei Vigili del Fuoco, dell'APS, dell'ENEL e del Settore Manutenzioni e dei Servizi Sociali.
Le operazioni effettuate sono state di:
- censimento con identificazione dei presenti e controllo dei veicoli,
- verifiche ed interventi effettuate sugli impianti elettrici,
- verifica della presenza di bombole di gas ed accertamenti su eventuali allacciamenti abusivi e manomissioni,
- sistemazione e chiusura dei varchi sulle recinzioni che delimitano il campo,
- operazioni di bonifica e di pulizia dell'area del campo e delle pertinenze con sfalcio dell'erba e recupero dei rifiuti,
- recupero di eventuali carcasse di veicoli e roulotte.
Tutte queste attività si sono rese necessarie per ripristinare le condizioni di sorvegliabilità e di controllabilità del campo, in precedenza molto carenti sia per la presenza di folta vegetazione ideale per occultare qualsiasi "cosa", sia per la presenza di varchi nella rete che permettevano un andirivieni di persone non autorizzate dedite ad attività criminali; il tutto, quindi, per riportare quest'area in condizioni di sicurezza e di legalità.Longhinpicc1
All'interno del campo, gli agenti della Polizia Locale accertavano la presenza di due donne maggiorenni agli arresti domiciliari, una delle quali abusiva, e di una donna di 40 anni con 6 figli, anch'essa abusiva, che viveva in un container; a carico delle due donne scattava una denuncia all'Autorità Giudiziaria per "occupazione abusiva" come previsto dall'art. 633 e 639 bis del Codice Penale. Venivano recuperati una roulotte e due ciclomotori destinati alla demolizione e controllati tutti i veicoli presenti per accertare che non fossero provento di furto. I Vigili del Fuoco con i tecnici comunali, durante il controllo delle prese del gas e delle bombole, accertavano l'irregolarità di alcuni collegamenti, provvedendo a mettere in sicurezza anche dei cavi elettrici esposti. Intervenivano anche i tecnici dell'ENEL che accertavano che dei 16 contatori 7 erano allacciati abusivamente. Individuata l'origine di questi allacciamenti abusivi, gli agenti della Polizia Locale, hanno identificato gli autori che sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per "furto di energia elettrica" così come previsto dall'art. 624 del Codice Penale. Vi è stato l'intervento del personale dell'APS diretto al recupero dei rifiuti e degli operai della manutenzione per lo sfalcio dell'erba, operazione proseguita anche il giorno successivo. Ora la sorvegliabilità del campo è garantita.

Bicicletta o ciclomotore?

bici a pedalata assistitapiccComplice la crisi, è cresciuto l'utilizzo della bicicletta sia come mezzo di trasporto ecologico sia come "strumento" per mantenere la forma fisica. Questo maggior utilizzo ha portato all'immissione sul mercato delle cosiddette "biciclette a pedalata assistita" che hanno lo scopo, appunto, di aiutare la "pedalata" così da riuscire a percorrere più strada con meno fatica. La legislazione in materia è chiara, infatti l'art. 50 del Codice della Strada considera "velocipedi anche le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare". La normativa, inoltre, non fa alcun riferimento ad eventuali possibilità di tenere accelerato il mezzo; il motore ''stacca'' quando il passeggero smette di pedalare. Nonostante la legge sia limpida, forse a causa di un'elevata domanda di questi velocipedi, può capitare di trovare sul mercato dei prodotti non conformi che generano delle situazioni a dir poco confuse. Davanti a uno di questi mezzi si sono trovati, nei giorni scorsi, gli agenti della Polizia Locale durante un servizio di polizia stradale in via Buonarroti. Intimato l'alt ad un veicolo, che in apparenza avevano classificato come ciclomotore, si accorgevano che lo stesso, di produzione cinese, era munito di pedali, aveva la propulsione elettrica ed era, altresì, munito di acceleratore che consentiva al conducente di muoversi senza fare uso dei pedali stessi. Non si parlava più, quindi, di bicicletta a pedalata assistita bensì di ciclomotore. Il conducente, un cittadino moldavo di 21 anni residente a Padova, non era in possesso dei documenti del ciclomotore, in quanto mai immatricolato e quindi privo della targa, era sprovvisto dell'assicurazione obbligatoria e non aveva mai conseguito alcuna patente di guida. Gli agenti, quindi a carico del giovane, hanno redatto i verbali per la violazione del'art. 193 c. 2, mancata copertura assicurativa e dell'art. 97 c. 7 e 14, mancanza del certificato di circolazione con i rispettivi sequestri amministrativi finalizzati alla confisca del mezzo. Inoltre il conducente è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per guida senza patente, così come previsto dall'art. 116 c. 15 e 17 del Codice della Strada. Per evitare queste spiacevoli situazioni si ricorda che la condizione indispensabile perché si possa parlare di bicicletta a pedalata assistita è che il veicolo si muova esclusivamente azionando i pedali, anche nel caso in cui esista un motore ausiliario che faciliti la pedalata; una "falsa" bicicletta a pedalata assistita permette, sì, di percorrere chilometri senza mai pedalare utilizzando la manopola dell'acceleratore, ma questo violando numerose norme del C.d.S. che implicano anche la confisca del veicolo nonché la denuncia penale in caso il conducente non abbia la patente prevista.

Tenta di rubare le biciclette di due turisti; fermato dagli agenti

Copia di Vigili listonpiccE' successo il 24 luglio sul Liston alle ore 15.30 circa. Gli agenti in servizio nella zona notavano un giovane che, con un attrezzo in mano, era molto interessato a due velocipedi lasciati in sosta in via Oberdan. Avvicinandosi con cautela al giovane, gli agenti notavano che l'attrezzo che impugnava era una trancia di piccole dimensioni con la quale stava tranciando i due lucchetti con cui i due velocipedi erano stati assicurati dai proprietari. A questo punto, l'intervento degli agenti è stato immediato; il tentativo di furto veniva prontamente sventato ed il giovane dopo essere stato fermato veniva accompagnato presso il Gabinetto di Fotosegnalamento di via Liberi per gli atti conseguenti. Le biciclette venivano recuperate dalla Polizia Locale, in quanto uno dei due lucchetti era già stato tagliato ed il secondo era stato tagliato per circa metà del suo diametro, e portate presso l'ufficio del Municipio in attesa dell'arrivo dei proprietari informati attraverso degli avvisi lasciati sul posto. I proprietari dei velocipedi, cittadini del Belgio in vacanza in Italia, si presentavano dopo poco presso il Municipio, non mancando di ringraziare gli agenti operanti per la tempestività e la professionalità dimostrata. L'autore del tentato furto, cittadino italiano conosciuto per essere un tossicodipendente con precedenti penali e obbligo di firma, veniva trovato in possesso anche di una minima quantità di sostanza stupefacente di tipo marijuana, che veniva sequestrata. In virtù della posizione del giovane, veniva sentito il Magistrato di turno della Procura della Repubblica che disponeva l'immediata restituzione dei velocipedi ai proprietari e la denuncia a piede libero per il reato previsto dagli artt. 624 e 56 del Codice Penale a carico dell'autore del fatto; al giovane veniva, altresì, contestato l'art. 75 della Legge 309/90 per la detenzione di sostanza stupefacente in quantità minima (uso personale) che comporterà, tra l'altro, la segnalazione alla Prefettura per la sospensione della patente di guida.

Sgombero ex Elettroingross

sgombero elettroingrosspicSi susseguono senza interruzione gli interventi su edifici abbandonati da parte dagli agenti della Polizia Locale; sgomberi effettuati sia d'iniziativa per accertamento diretto della Polizia Locale sia grazie alle segnalazioni di cittadini residenti ovvero a seguito di querele proposte dai proprietari degli immobili privati. L'ultimo è avvenuto il 24 luglio in via Goldoni presso l'ex sede della ditta Elettroingross. All'interno del fabbricato, oltre ad una grande quantità di rifiuti, erano presenti varie masserizie dalle quali si poteva desumere la volontà di occupare l'edificio in maniera permanente al fine di dimorarvi. Gli agenti, infatti, accertavano la presenza di griglie con i fuochi a terra per cuocere il cibo ed identificato, nel lato est del capannone, un luogo adibito a "bagno" dove espletare le necessità corporali, il tutto in completa violazione delle norme igienico-sanitarie. All'interno dello stabile venivano trovate 3 persone di nazionalità nord africana e una donna di nazionalità Italiana che venivano accompagnati presso il Gabinetto di Fotosegnalamento della Polizia Locale di via Liberi 16. I tre uomini e la donna, dopo essere stati identificati e fotosegnalati, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per il reato di "invasione di terreni".

Servizio fluviale

barca articoloLa Polizia Locale non si limita al controllo delle situazioni di degrado e delle criticità solo nelle vie cittadine; infatti il controllo si estende alle rive dei canali e fiumi presenti in Città dove, complice anche la folta vegetazione, vi possono essere delle emergenze non visibili anche per chi frequenta gli argini per le attività sportive o per rilassarsi tra il verde. Negli scorsi giorni, quindi, personale della Polizia Locale ha effettuato un servizio fluviale, utilizzando l'imbarcazione in dotazione, con partenza dallo scivolo di ponte dei Graissi. Tale servizio ha evidenziato subito una criticità in prossimità dello stesso scivolo, utilizzato anche dai Vigili del Fuoco per i recuperi di emergenza; la vegetazione era tale da rendere molto difficili le manovre per la messa in acqua del natante. Per ripristinare la situazione, quindi, gli agenti hanno provveduto a segnalare lo sfalcio di erba e cespugli oltre alla pulizia dell'area, immediatamente adiacente allo scivolo, per la presenza di rifiuti eterogenei nocivi all'ecosistema fluviale. Nella prima parte del servizio gli agenti hanno percorso il Piovego in direzione porte Contarine: entrambe le rive sono risultate libere da bivacchi, anche sotto le arcate dei ponti, che peraltro in gran parte sono già state oggetto di chiusure con grate in ferro. E' stata verificata, inoltre, una segnalazione circa la presenza di un velocipede in prossimità del ponte su via Giotto; l'ispezione del luogo ha evidenziato la concreta possibilità che quella zona possa essere occupata durante la notte e quindi, sarà oggetto di monitoraggio ed intervento La mole d'acqua ha permesso di proseguire fino a ponte Molino e, a parte la vegetazione eccessiva all'altezza della passeggiata Conciapelli, la situazione è risultata regolare con assenza di bivacchi. La seconda parte del servizio ha interessato il Piovego in direzione Voltabarozzo; anche qui non sono stati trovati segni di bivacchi sotto le arcate dei ponti e si è accertata una situazione di pulizia degli argini.

Sgomberi, denunciate 15 persone

san marcopiccDal 4 luglio sono tre gli interventi effettuati dal personale della Polizia Locale diretti allo sgombero di immobili in stato di abbandono, occupati da uomini e donne stranieri senza fissa dimora dediti, nella maggior parte dei casi, alla mendicità. L'ultimo è avvenuto il 16 luglio; gli agenti della Squadra SES hanno effettuato lo sgombero dell'imobile sito tra via Gramsci e via Goldoni. Tale intervento, scaturito dalla querela sporta dalla proprietà dell'immobile, ha permesso di identificare 7 persone, 6 uomini e 1 donna di etnia romena, che sono state fotosegnalate e denunciate all'Autorità Giudiziaria per "invasione di terreni o edifici", così come previsto dall'art. 633 del Codice Penale. Nelle vicinanze sono, inoltre, state recuperate 3 biciclette in buono stato d'uso. Questi "bivacchi" non interessano solo gli immobili ma anche spazi aperti. Nella mattinata del 17 luglio, a seguito di numerose segnalazioni e istanze presentate da cittadini residenti, è stato effettuato un intervento in via San Marco, nella golena arginale in direzione della località San Vito. Gli agenti si sono trovati davanti ad un piccolo accampamento formato da tende e masserizie varie, con le quali era stato occupato stabilmente detto sito, al fine di dimorarvi; a tale scopo, erano state fissate delle corde tra gli alberi per stendere la biancheria, predisposto delle griglie con i fuochi a terra per cuocere il cibo ed individuato un luogo ove espletare le necessità corporali. All'interno dell'accampamento venivano trovate in tutto 8 persone di nazionalità romena, 4 uomini di cui uno ragazzo di 17 anni e 4 donne, tra queste ultime due minori, una delle quali dichiarava di essere in gravidanza. Dopo avere fatto prelevare i propri effetti personali, tutte le persone presenti venivano condotte presso il Gabinetto di Fotosegnalamento della Polizia Locale, di via Liberi 16, gramscipiccdove venivano fotosegnalate e deferite all'Autorità Giudiziaria per il reato di "invasione di terreni". Per quanto riguarda le ragazze minorenni, sentito il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di Venezia, sono state affidate al padre. Sul posto gli agenti hanno trovato anche un cane di grossa taglia (probabile incrocio con pitbull) detenuto da un uomo, il quale consegnava il documento di iscrizione all'Anagrafe Canina Rumena, affermando anche che l'animale era dotato di microchip. Il cane, comunque, veniva recuperato dai veterinari dell 'Ulss 16, fatti intervenire sul posto per valutare lo stato di salute dello stesso e la regolarità sanitaria prima di restituirlo al legittimo proprietario.

Sicurezza stradale ed urbana; controlli zona Prato della Valle e P.le Santa Croce

Prato valleNell'ambito delle attività di controllo finalizzate alla sicurezza stradale ed urbana, la Polizia Locale è costantemente presente su un'area della città molto delicata per quanto riguarda l'accattonaggio e l'abusivismo commerciale; parliamo dell'area di Prato della Valle, P.zza Rabin e P.le Santa Croce. Nel giorni scorsi il personale del Reparto Territoriale ha effettuato dei servizi specifici sia per contrastare i fenomeni sopra indicati sia per effettuare un costante monitoraggio della zona anche in virtù delle segnalazioni dei cittadini. Non è mancato il controllo, in zona Santo, nelle vie oggetto dell'ordinanza n. 9/2014 relativa al consumo di alcolici. Questi servizi, apprezzati non solo dalla cittadinanza ma anche dai negozianti della zona che "sentono" la presenza della Polizia Locale come tutela della loro attività, hanno dato i seguenti risultati:
- Verbali elevati n. 4, di cui 1 per accattonaggio molesto;
- Persone identificate n. 5;
- Merce recuperata 8 borse, 4 borselli e 2 paia di occhiali abbandonati dai venditori abusivi.
Recentemente, in P.le Santa Croce, vi è stato anche un intervento della Squadra SES della Polizia Locale a seguito di numerose segnalazioni relative alla presenza di un gruppo di cittadini romeni, uomini e donne, che arrecavano disturbo ai passanti. Sul posto gli agenti accertavano la presenza di queste persone tra le quali vi era un uomo di 39 anni in stato di manifesta ubriachezza e privo di documenti. Divenuto aggressivo nei confronti degli agenti, l'uomo veniva accompagnato presso il Gabinetto di Fotosegnalamento in via Liberi dove veniva identificato e denunciato all'Autorità Giudiziaria per il reato di "resistenza a pubblico ufficiale" (art. 337 del Codice Penale) e sanzionato ai sensi dell'art. 688 del Codice Penale per ubriachezza molesta.

Accattonaggio - report attività della P.M.

accattonaggioIn quest'ultimo periodo si è avvertita una recrudescenza del fenomeno dell'accattonaggio petulante o molesto accompagnato da un incremento significativo dei c.d. "lavavetri", dovuto principalmente all'arrivo in città di una nuova ondata di persone straniere senza fissa dimora. Questi "nuovi mendicanti" sono persone che stazionano alle intersezioni semaforiche o nelle vie del centro storico e chiedono l'elemosina con insistenza, con modalità sgradevoli, molte volte anche intimorendo coloro ai quali si rivolgono. Più che mai, in quest'ultimo periodo, la soglia di attenzione da parte della Polizia Locale si è alzata e sono stati effettuati alcuni servizi mirati, molti altri nell'ambito delle molteplici attività istituzionali, sia con personale in divisa che in borghese, finalizzati a contrastare queste situazioni di degrado che vengono individuate direttamente o segnalate dai cittadini e che tanto incidono sulla sicurezza percepita; l'azione è quotidiana in quanto si è consapevoli che solo un'attività costante e ripetuta potrà portare a dei risultati positivi. accattoni2Il controllo della Polizia Locale è diretto esclusivamente verso quelle persone che chiedono l'elemosina in modo molesto o petulante e verso quelle persone che, ferme alle intersezioni stradali, offrono un "servizio" di lavavetri sempre con un'insistente richiesta di denaro, cosi come vietato dagli artt. 5 e 9 del Regolamento di Polizia Urbana, e non verso quelle persone che ricevono l'elemosina intesa come atto di liberalità gratuito e spontaneo di donazione di denaro verso una persona bisognosa. Questi servizi hanno interessato tutte le zone della città dove il fenomeno si è manifestato in maniera più importante, tra queste ricordiamo: Piazzale Stanga con le intersezioni di via Donà e via Martiri Giuliani e Dalmati, via Grassi, la Zona Industriale e le intersezioni tra C.so Stati Uniti e via Messico e via Lisbona, via Fistomba, Piazzale Boschetti, le piazze principali e Piazzale Pontecorvo, la zona della Basilica del Santo, via Ospedale Civile, Prato della Valle e Piazzale Santa Croce, via Manzoni, la zona del Bassanello, l'intersezione tra Strada Battaglia e via Vittorio Veneto e la zona della Guizza.
Detti controlli, effettuati dal 24 giugno all'11 luglio, hanno comportato n. 116 infrazioni così suddivise:

  • elevate n. 68 sanzioni ai sensi art. 5 del R.P.U. (accattonaggio molesto)
  • elevate n. 6 sanzioni ai sensi art. 9 del R.P.U. (servizio lavavetri)
  • elevate n. 42 sanzioni ai sensi art. 190 del C.d.S. (quale pedone circolava sulla carreggiata)

Controllo congiunto con l'ULSS 16 e Ispettorato del Lavoro

commercio15 luglio 2014 – Continua la proficua collaborazione tra la Polizia Locale e l'Ispettorato del Lavorom al fine di contrastare il c.d. "lavoro nero" caratterizzato da condizioni di lavoro non idonee alle leggi attuali, sia dal punto di vista della sicurezza del lavoratore che dal punto di vista della regolarità contrattuale della prestazione lavorativa, contribuendo così ad alimentare l'evasione fiscale. L'ultimo servizio si è svolto in Piazza Azzurri d'Italia e in Piazza dei Signori dove sono stati controllati in tutto n. 4 posteggi del mercato. Gli agenti della Polizia Locale hanno accertato la presenza di una persona di origini extracomunitare che, in qualità di dipendente, stava lavorando sprovvisto di documenti di identificazione in un posteggio di Piazza dei Signori; la stessa veniva accompagnata in via Liberi, sottoposta ai rilievi fotodattiloscopici e denunciata all'Autorità Giudiziaria per la violazione dell'art. 10 bis del D.lgs 286/98. L'Ispettorato del Lavoro, a seguito di tale controllo, ha avviato la procedura per la verifica della regolarità "lavorativa" delle ditte proprietarie dei 4 posteggi e del relativo personale. Durante il servizio sono state identificate anche n. 4 persone di nazionalità romena, che mendicavano con petulanza, alle quali è stato contestato l'art. 5 del Regolamento di Polizia Urbana (per aver chiesto l'elemosina con petulanza). Non solo Ispettorato del Lavoro ma anche dell'Ulss 16, Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica; la Squadra Attività Economiche della Polizia Locale, unitamente all'ULSS 16, ha effettuato una verifica presso un Hotel sito in Padova in via S. Marco 186. Dal controllo è emerso che la società che gestisce la succitata struttura ricettiva, non aveva ottemperato alla diffida notificata a seguito di una precedente verifica, dove era stato riscontrato che erano state attrezzate n. 12 stanze anziché le 11 previste dall'autorizzazione in possesso. Nonostante la diffida a ripristinare il numero di stanze autorizzate, è stato accertato che il numero delle stesse era rimasto invariato; questo comporterà l'applicazione di una sanzione amministrativa pari a Euro 666,66 per la violazione della LRV 11/2013. Oltre a questo, il sopralluogo da parte del personale dell'Ulss 16 ha accertato la non conformità dei locali rispetto all'autorizzazione igienico-sanitaria rilasciata, pertanto l'ufficio competente provvederà ad emettere i conseguenti provvedimenti. All'interno dell'hotel sono state identificate n. 3 persone in possesso di regolari documenti.

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