Manifestazione Interforze - Barbarano Vicentino 2013

(pubblicato il 10/07/2013 da www.poliziamunicipalesport.it)

gs-mountainbike

MTB speciale, stimolante, unica. Il divertimento continua e "Gomis e i suoi" ci stanno trovando un certo gusto. Può sembrare un paradosso ma forse, a pensarci bene, è perché non hanno l'assillo della vittoria. L'obiettivo dichiarato è quello di esserci e se poi tornano a casa con qualche riconoscimento tanto meglio. Per loro quello che più conta è sapere che dopo una gara ce ne sarà un'altra e poi un'altra ancora. Queste in estrema sintesi le ragioni per le quali si sono organizzati in gruppo pronti a sostenersi a vicenda senza mai perdere il principio peculiare che li tiene uniti e che risponde alla massima decoubertiniana dove l' importante è partecipare.

Questa volta a vederli al via è stato l'interforze di Barbarano Vicentino in una gara a tempo su un percorso di 7 km con dislivello di 160 metri da percorrere sia in solitario che in squadre di tre.

Alla fine il migliore è risultato il team Ferrigioni – Seghi – Bastino che, seppure incappato (Seghi) in una caduta e in una rottura di catena è riuscito a tenere il secondo posto dietro l'Esercito e davanti alla Polizia di Stato; ottavo il team dei due Turatello e Pelizza; decimo Gomis – Montanini – Benetti.

Per le prove in solitario prima la Schiavon che ha girato interamente per tutte le sei ore davanti ad una collega dell'Esercito. In campo maschile un'eccellente Marino ha segnato il secondo miglior tempo. Niente male neppure la prova di Dalsoglio che ha chiuso al sesto posto.

Risultati nel complesso più che soddisfacenti data la qualità e il numero dei partecipanti (400 al via tra solitari e a squadre).

Come detto una gara tira l'altra. Il movimento promette bene. Siamo certi che tra non molto Davide Gomis (per gli amici Gomez) saprà ancora radunare intorno a sè la rappresentativa (perchè di questo si tratta): un insieme capace esprimersi in maniera sempre più apprezzabile, pronta per le rivincite; non ci resta che attendere.

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Corso Autodifesa

fonte: iPadova Oggi 5 agosto 2013

alessioCorsi di autodifesa per vigili urbani. Da settembre 120 agenti, divisi in 20 gruppi, saranno addestrati in corsi di 20 ore nella palestra di via Vlacovich. I corsi saranno tenuti da esperti reperiti tra il personale interno alla Polizia Municipale. "Abbiamo delle risorse straordinarie e abbiamo pensato di utilizzarle" ha spiegato l'assessore Marco Carrai, presentando i corsi insieme al Comandante Lorenzo Panizzolo e ai tre maestri: il Commissario Alessio Zemignani, il Vice Commissario Diego Cantarello e l'Agente Scelto Geanpiero Masiero.

Karate, jujitsu e la tecnica israeliana Krav Maga saranno le discipline insegnate ai colleghi che così potranno difendersi neutralizzando gli avversari, ma soprattutto sapranno affrontare un'eventuale situazione pericolosa. "Gli Agenti di Polizia Municipale non affrontano solo malfattori – spiega ancora l'Assessore Carrai – basti pensare ai casi di Trattamento Sanitario Obbligatorio. Comunque gli Agenti possono trovarsi in qualsiasi momento in situazioni difficili, quindi vanno messi nelle condizioni di potersi difendere".
"I corsi aiutano – aggiunge il Comandante Lorenzo Panizzolo – perché il personale deve essere in grado di rispondere alle aggressioni negli stretti limiti che la legge prevede, un equilibrio che non si trova facilmente".

La Stazione delle biciclette: recupero e riciclo contro il degrado

C 1 Immagini 11234 Immaginefonte. www.padovanet.it
Servizio del Comune di Padova con l'associazione La Mente Comune

"La stazione delle biciclette" è un progetto nato dalla collaborazione tra il Settore Servizi Sociali e il Comando di Polizia Municipale del Comune di Padova ed è gestita dall'associazione "La Mente Comune".

"La stazione delle biciclette" offre un nuovo servizio di lotta al degrado e all'illegalità e di supporto al decoro urbano, rivolto ai cittadini e ai visitatori della città, svolgendo un servizio di riparazione di biciclette in cui vengono reimpiegate risorse destinate allo smaltimento, mantenendo costi economici. E' possibile inoltre acquistare, a basso costo, una bici rigenerata grazie al recupero di rottami dispersi nel territorio comunale.


Dove si trova

via Eremitano, 1 (in zona stazione, sotto al Cavalcavia Borgomagno) - Padova


Contatti

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
telefono 348 0307486
orario: da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30
chiusura estiva: dal 6 al 19 agosto 2013

I vigili sgomberano la tendopoli di Ponte di Brenta

fonte: il mattino di Padova - 2 luglio 2013

tendopoliNuovo sgombero a Ponte di Brenta dove sotto le arcate del ponte era stata costruita una vera e propria tendopoli. Tredici tende in cui vivevano 28 persone, tra cui 4 bambini, con tutta l'attrezzatura per farsi da mangiare e per campeggiare.
«Si tratta di romeni senza fissa dimora» spiega il comandante della polizia municipale Lorenzo Panizzolo, «vengono a Padova per chiedere l'elemosina, si fermano un paio di mesi e poi ripartono. Ormai abbiamo fatto diversi servizi a Ponte di Brenta per sgomberare i bivacchi». L'ultimo ieri mattina. Gli agenti della Polizia Municipale hanno perlustrato la zona tra la ferrovia e il ponte stradale dove, in una zona defilata, erano state allestite le tende.

Gli agenti sono intervenuti di mattina presto e hanno trovato gli abitanti ancora nella tendopoli.
I minorenni, quattro in totale, sono stati affidati ai parenti presenti. Le tende sono state sequestrate e le persone presenti denunciate per occupazione di terreni. Gli agenti hanno poi lasciato il campo agli uomini di Aps per la pulizia della zona.
Nei giorni scorsi la polizia municipale ha identificato alcune persone anche in pieno centro: in via Gozzi cinque romeni sono stati sorpresi a dormire in via Gozzi, sotto i porticati degli uffici della zona. Identificati, sono stati multati e allontanati. Lo stesso è accaduto in via Delù, nei pressi del Modigliani, dove sono state trovate quattro persone, anche queste di origine romena, e un uomo che si è dichiarato di cittadinanza indiana. Durante lo stesso servizio la Polizia Municipale ha anche multato sei italiani tossicodipendenti per bivacco e lordura del suolo pubblico in piazzetta Salvemini. (v.v.)

Caccia ai pusher a Borgomagno

Articolo tratto da "Il Mattino di Padova"

Controlli dei vigiliLunedì ore 21 scatta il blitz sul cavalcavia Borgomagno. Ed in pochi secondi è il fuggi fuggi generale. La zona intorno all'hotel Abritto si svuota, una dozzina di persone di dilegua in direzione via Tiziano Aspetti e via Annibale da Bassano. Nella fuga si abbandona tutto, comprese le biciclette. E soprattutto le dosi di marijuana. Ma affannarsi non basta. Disseminati intorno all'area del cavalcavia ci sono una ventina di operatori della Polizia Municipale e della Guardia di Finanza che hanno il compito di controllare, uno ad uno, tutti i presenti. Si tratta per lo più di immigrati provenienti dal nord Africa che di solito si ritrovano sul cavalcavia, a ridosso dell'hotel. «Il sospetto che il punto sia luogo di smercio di sostanze stupefacenti è forte» commenta il Comandante della Polizia Municipale Lorenzo Panizzolo.

Si rivelano fondamentali i cani della Guardia di Finanza che setacciano la zona. Nel complesso vengono ritrovate 14 dosi di sostanza stupefacente per un totale di 18,8 grammi di "erba". I controlli degli agenti portano ad identificare sei persone, cinque nigeriani e un liberiano. In quattro vengono trovati senza documenti e denunciati per violazione della normativa sull'immigrazione. Uno di loro, inoltre, ha ancora con sé della droga ed è stato segnalato al prefetto per possesso di sostanza stupefacente ad uso personale. Soddisfatto il Vicesindaco Ivo Rossi, meno contenti gli automobilisti che dovevano passare per il cavalcavia, chiuso al traffico per una ventina di minuti. Una misura necessaria per evitare che qualcuno nella fuga potesse farsi male. «La Polizia Municipale sta concentrando molti interventi nella zona» commenta l'Assessore Marco Carrai, «sono mesi che gli agenti lavorano in quell'area». (v.v.)

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