700 mazzi di fiori sequestrati

fiori 8 marzoNelle giornate di sabato 7 e domenica 8 marzo, la Polizia Locale ha posto in essere una capillare attività di contrasto all'ormai consueto commercio abusivo di fiori in occasione della ricorrenza dell'8 marzo. Sono stati controllati la quasi totalità degli incroci cittadini regolati da semaforo ed il personale intervenuto, sia in divisa che in abiti borghesi, è stato sempre immediatamente riconosciuto dagli stranieri, tutti cittadini del Bangladesh, che, nella totalità dei casi, si sono dati alla fuga abbandonando i mazzi che tenevano in mano. Più precisamente sabato 7 marzo u.s. la Polizia Locale ha sequestrato 393 mazzi di fiori intervenendo, tra le tante, nelle seguenti vie: via Venezia, P.le Stanga, via Aspetti, via Gozzi, via Forcellini, via Trieste, corso Stati Uniti, Ponte di Voltabarozzo, via Romana Aponense, via dei Colli, via Forcellini, ponte del Bassanello, via Chiesanuova. Domenica 8 marzo i mazzi di fiori sequestrati sono stati 294, l'attività è stata posta in essere oltre che nelle vie sopracitate, anche in altre vie quali: ponte Quattro Martiri, via Buzzacarini, via Sarpi, piazza Mazzini, via Vigonovese, via Sette Martiri, via Vicenza, via Facciolati.

Energia sospesa nei campi nomadi

nomadiNel corso del mese di febbraio, in collaborazione con personale ENEL, sono stati controllati 14 insediamenti con roulotte situati nell’area urbana cittadina, il tutto finalizzato alla verifica di eventuali manomissioni o furti di energia elettrica a danno della Società erogatrice. In tutte le località non sono emerse manomissioni ai contatori di energia elettrica; tuttavia presso la quasi totalità dei campi si sono accertati prelievi di energia su fornitura straordinaria priva di contratto o morosità di alcuni allacciamenti con il conseguente distacco della fornitura stessa. I campi controllati insistono nelle vie Cascino, Ceron, Querini, Madonnina, Bassette, Cà Manzoni, Rispoli, San Giacomo, Polveriera, Chioggia, Mincio e Ferrero. In via Cà Manzoni ben 14 le anomalie riscontrate che hanno visto il distacco dell’erogazione elettrica. Complessivamente ammontano a 40 i contratti scaduti e, quindi, staccati; di questi solo 5 sono stati immediatamente ripristinati a seguito del pagamento di quanto dovuto al fornitore.

Spaccia a minorenne in Stazione - tunisino in manette

spaccioSabato scorso 28 febbraio, gli Agenti del Reparto Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Padova, hanno tratto in arresto in flagranza di reato A.Z., trentaseienne tunisino dal 2001 in Italia e più volte fermato dalle Forze di Polizia per detenzione di stupefacenti. Gli Agenti della Locale da tempo monitoravano un gruppetto di minori sospettati di far uso di stupefacente. Durante un servizio di prevenzione, notavano uno dei minori già attenzionati aggirarsi, cercando contatti in via Cairoli e in via Bixio, zona nota proprio per la presenza costante, soprattutto nel pomeriggio, di cittadini extracomunitari dediti allo spaccio. Dopo la contrattazione, lo spacciatore si spostava prelevando della sostanza dal davanzale di una finestra di uno stabile in loco ed in modo celere avveniva lo scambio. Immediatamente gli Agenti intervenivano e fermavamo il minore che, colto di sorpresa, consegnava la sostanza appena acquistata, risultata poi hashish per un totale di grammi 3.00 netti. Prontamente gli Agenti si portavano verso l'AKKARI che nel frattempo era stato visto maneggiare altra sostanza e contrattare con altri tossicodipendenti. Il soggetto, vistosi senza via di scampo, si consegnava agli Agenti. Perquisitolo rinvenivano 30.00 euro, - provento dello spaccio - e un cellulare usato per i contatti. Interveniva sul posto anche l'unità cinofila della Polizia Locale con il cane "Rusty" e si rinvenivano altre barrette di hashish per un totale di gr. 8.93 netti, sostanza pronta per essere venduta. Entrambi venivano accompagnati presso gli uffici di via Liberi: avvisato il P.M. di turno, il tunisino veniva tratto in arresto mentre il minore di sedici anni, che risultava essere ospite di una comunità di accoglienza, su disposizione del P.M. del Tribunale dei Minori veniva consegnato ad un responsabile della comunità stessa e, nel contempo, segnalato alla Prefettura per l'adozione di eventuali provvedimenti di legge a suo carico. Al termine del processo per direttissima svoltosi il 2 marzo, lo spacciatore veniva condannato a 8 mesi di reclusione e 4000 euro di multa con pena sospesa in quanto incensurato. Malgrado il Pubblico Ministero avesse chiesto il divieto di dimora nel Veneto, stante l'alta probabilità di reiterazione dell'attività di spaccio, la richiesta non veniva accolta dal Giudice.

Vendita al dettaglio al Centro Ingrosso Cina

ingrosso cina2Sabato scorso 28 febbraio 2015 personale della Polizia Locale ha svolto un'attività di controllo presso il Centro Ingrosso Cina di Corso Stati Uniti 1, mirata all'accertamento di irregolarità commerciali con particolare riferimento alla vendita al dettaglio, vietata all'interno del centro stesso. Durante il controllo sono state accertate due violazioni commesse da due ditte cinesi che effettuano la vendita di materiale di vario genere (giocattoli, materiale elettrico, bigiotteria, casalinghi etc). Nel primo caso era stata effettuata la vendita al dettaglio di cover per telefono cellulare ad un cittadino di nazionalità slovena; nel secondo caso, invece, era stata effettuata la vendita al dettaglio di orecchini, braccialetti e bigiotteria ad un cittadino italiano: per entrambe le vendite non era stato rilasciato alcun documento fiscale. Per tali violazioni è stato applicato quanto previsto dall'art. 17 e 27/1° c. della L.R.V. n. 50/2012, che prevede una sanzione pecuniaria di Euro 5000,00. Si precisa, altresì, che nei giorni precedenti la Polizia Locale aveva eseguito ulteriori verifiche di natura edilizia in alcuni padiglioni che compongono in centro: gli esiti verranno trasmessi al Settore competente per gli eventuali provvedimenti conseguenti.

Novelli centauri appiedati

impennataNella tarda mattinata di sabato 28 febbraio in via Manzoni, Agenti motociclisti della P.L. notavano, in prossimità dell'Istituto Bernardi, 5 ciclomotori e un motociclo che circolavano in gruppo con andature pericolose e zigzaganti, due dei quali procedevano con la ruota anteriore sollevata. Gli agenti rincorrevano i ciclomotori, i cui conducenti accennavano un breve tentativo di fuga, e li fermavano poco più avanti. I conducenti risultavano tutti minorenni. Ai due che circolavano con la ruota anteriore sollevata veniva contestata la violazione che comporta il pagamento della sanzione pecuniaria pari a 81,00 Euro e al fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. Si procedeva poi al controllo di tutti i 6 veicoli e si accertava che il motociclo e un ciclomotore non rispettavano la disciplina prevista per la corretta collocazione della targa, per cui i rispettivi conducenti venivano sanzionati ai sensi dell'art. 100/9° comma del C.D.S. al pagamento della somma di Euro 85,00 e al conseguente fermo amministrativo del mezzo per mesi 3. Gli agenti inoltre accertavano che i ciclomotori presentavano delle modifiche tali da far sospettare che gli stessi sviluppassero una velocità superiore ai 45 km/h previsti dalla legge. Per questo motivo i ciclomotori venivano sottoposti a sequestro amministrativo, al fine di effettuare successivamente la prova tecnica volta a quantificare l'effettiva velocità sviluppata. La prova in questione veniva effettuata presso un centro convenzionato e l'esito confermava quanto supposto dalgi operatori, ovvero che tutti gli scooter sviluppavano una velocità superiore a quella consentita, ed anzi raggiungevano una velocità prossima ai 90 km/h. La conseguente sanzione prevista dal Codice della Strada ed elevata ai responsabili è pari al pagamento della somma di 413,00 Euro ed al fermo del veicolo per 60 giorni.

Ruba chiavi a brugola al centro Ingrosso Cina

ingrosso cina 3La Polizia Locale non abbassa la guardia nei confronti del Centro Ingrosso Cina di Corso Stati Uniti. L'ultimo controllo, in ordine di tempo è stato effettuato il 20/02/2015 da personale della Polizia Locale, in abiti borghesi con il supporto di una pattuglia in divisa d'ordinanza, pronta ad intervenire in caso di bisogno. Il controllo non ha fatto emergere violazioni per quanto riguarda la vendita al dettaglio ma ha impegnato, comunque, gli agenti che, avvisati dal proprietario, hanno sventato il furto di una scatola di chiavi a brugola, da parte di un uomo di origine moldava, all'interno di un box. L'uomo veniva accompagnato in via Liberi, presso il Gabinetto di Fotosegnalamento, dove veniva identificato e denunciato per il reato di tentato furto con destrezza e per violazione del Dlgs 286/98, in quanto non in regola con i documenti identificativi.

Sgombero edificio in P.le Boschetti

edificio boschettiNei giorni scorsi anche l'edificio dell'ex stazione autocorriere di Piazzale Boschetti è stato oggetto di uno sgombero da parte della Squadra Emergenze Sociali della Polizia Locale. Gli agenti, coordinati da un ufficiale, accertavano che ignoti si erano introdotti nello stabile attraverso un'apertura sul muro. Dal sopralluogo effettuato si accorgevano che tali persone, almeno due di cui una donna, erano salite fino ai piani superiori; qui, infatti, venivano trovati suppellettili ed effetti personali tali da far supporre l'uso recente di tale struttura come ricovero. Al momento dell'intervento, non vi erano persone all'interno dell'edificio. Venivano recuperate due biciclette appoggiate sul muro adiacente l'apertura d'entrata. L'operazione si concludeva con l'intervento di personale preposto che murava l'apertura dell'edificio e provvedeva alla pulizia dell'area.

Ruba dei soldi dalla borsa di un’assistente sociale, fermato dalla Polizia Locale

Q2E’ accaduto nei giorni scorsi presso gli uffici di via Curzola del Settore Servizi Sociali, dove gli Agenti della Squadra Investigativa della Polizia Locale sono intervenuti a seguito di una segnalazione, relativa al furto di una banconota da € 50 da parte di un soggetto introdottosi nell’ufficio di un’assistente sociale in quel momento fuori sede per un’incombenza. Arrivati sul posto gli agenti fermavano in flagranza di reato  un uomo, italiano, residente a Padova, di anni 43, che  ammetteva di aver compiuto il gesto, giustificandolo con dei “problemi di salute” che lo portavano a compiere tali azioni. Le indagini compiute nell'immediatezza accertavano che l’uomo era stato scoperto dalla stessa assistente sociale, la quale rientrata in ufficio si era accorta che qualcuno aveva toccato la sua borsa e, avendo quindi il sospetto che avessero messo mano al portafogli,  lo controllava e si accorgeva che mancavano 50 euro. L'assistente sociale, accortasi dell’uomo all’interno dei locali di via Curzola la cui presenza non era giustificata, lo affrontava chiedendogli di restituire i soldi. Lo stesso, a seguito della ripetuta ed insistente richiesta dell'assistente sociale, ammetteva di aver compiuto il fatto e restituiva il denaro sottratto. L'uomo veniva accompagnato dagli agenti  presso gli uffici della Polizia Locale, dove veniva identificato ed indagato a piede libero per il reato di furto aggravato.  Del fatto veniva  immediatamente notiziata la locale Procura della Repubblica.

Allerta neve

neve prato della valleIn caso di precipitazioni nevose, l'Amministrazione comunale ha predisposto una serie di interventi diretti a ridurre i disagi relativi all'evento. Tra questi l'Amministrazione comunale provvederà a distribuire, a chi ne faccia specifica richiesta, gratuitamente il sale presso:
- le 
sedi di quartiere,
- la sede della Protezione Civile di via Montà, 29, dalle 9:00 alle 19:00.
E' consigliato presentarsi con un contenitore.
Per informazioni: segreteria dell'assessore Fabrizio Boron, telefono 049 8205872 - 8205873 - 8205874.
Tutte le indicazioni si possono trovare sul sito di Padovanet al seguente indirizzo:
http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=12091&pk_campaign=Newsletter_2529

 

 

Disabili e strisce blu

striscie blu1Il Comune di Padova ha emanato l'Ordinanza n. 2015/76/0060 del 28/01/2015, relativa alla disciplina della sosta delle autovetture a servizio di persone disabili nelle aree di sosta a pagamento del territorio comunale. Tale Ordinanza sancisce "la deroga al pagamento della tariffa oraria per le autovetture a servizio di persone invalide parcheggiate negli stalli delle aree a parcheggi pubblici a raso a pagamento qualora risultino già occupati o indisponibili i relativi stalli a loro riservati". La deroga è concessa a condizione:
1) che sia regolarmente esposto e visibile il "contrassegno di parcheggio per disabili,
2) che il titolare del contrassegno sia a bordo o risulti l'utilizzatore dell'autovettura.

Le esclusioni a tale deroga (dove è ancora obbligatorio il pagamento del ticket) rigurda i parcheggi delimitati con sbarra automatica agli ingrassi che sono:
1) P.zza Insurrezione, 2) P.zza Rabin, 3) P.le Boschetti.

ARRESTO IN STAZIONE

controlli pm sostanzeNel mese di gennaio 2015 era stato condannato ad un anno di reclusione con l’applicazione della misura cautelare di “divieto di dimora” nella provincia di Padova, il cittadino nigeriano che è stato arrestato dagli agenti della Polizia Locale nella zona della Stazione per spaccio di droga. Nella mattinata del 17 gennaio, nel corso del consueto servizio antidroga effettuato dalla Polizia Locale nella zona Stazione, gli  agenti notavano in ansa Borgomagno un uomo di colore, identificato per O.K. di nazionalità nigeriana nato nel 1984, che si aggirava a bordo di una bicicletta con un atteggiamento circospetto. L’uomo imboccava  via Liberi e percorsi cinquanta metri veniva raggiunto da un altro uomo con il quale si appartava in uno spiazzo adiacente la stessa via. Gli agenti notavano che l’O.K. consegnava due involucri di colore azzurro a quest'ultimo, un italiano nato nel 1972  residente a Padova, ricevendone in cambio del denaro; a scambio avvenuto entrambi si allontanavano. L’uomo italiano, fermato da un agente in via Avanzo, consegnava immediatamente i due involucri di colore azzurro, mentre l’O.K., seguito a vista dagli agenti, si riuniva sul cavalcavia Borgomagno ad altri due soggetti di colore, già conosciuti dalla Polizia Locale in quanto  dediti all’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti.
Mentre i tre si apprestavano a raggiungere a piedi la via Aspetti, gli agenti fermavano l’O.K., provocando il repentino allontanamento delle altre due persone di colore. L’O.K., che risultava clandestino nel territorio italiano, accompagnato presso gli uffici di via Liberi, veniva identificato mediante fotosegnalamento; a seguito di perquisizione personale venivano rinvenuti due telefoni cellulari e delle banconote per un totale di 88,00 Euro, denaro che veniva sequestrato. La sostanza contenuta nei due involucri azzurri, sottoposta a narcotest, risultava essere gr. 2.21 netti di “marijuana” già confezionata in dosi separate per lo spaccio, droga che veniva  immediatamente sequestrata. Ritenuto il fatto grave, in quanto l’attività di spaccio veniva effettuata in luogo noto per tali traffici, perché la marijuana sequestrata era già confezionata in dosi separate pronte per lo spaccio e considerati i precedenti di O.K., già denunciato per detenzione sostanza stupefacente a Padova il 11.03.2014 e spaccio stupefacenti sempre a Padova il 12.01.2015 per il quale, appunto, era stato condannato  ad un anno  di reclusione ed applicata la misura cautelare di “divieto di dimora” nella provincia di Padova, la Polizia Locale procedeva al suo arresto.
Il  Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica disponeva che l’arrestato venisse presentato per essere giudicato con rito direttissimo il 19 gennaio; in udienza il giudice convalidava l’arresto rinviando, però, il processo ad altra data in quanto l’O.K. chiedeva del tempo per preparare la sua difesa.

Controllati tre esercizi in zona Stazione

lampeggiante2Continua l'attività di controllo, da parte del personale della Polizia Locale, mirata al monitoraggio dei siti soggetti a situazioni di degrado correlate ad attività commerciali e all'immigrazione clandestina; l'ultimo in ordine di tempo si è svolto nel pomeriggio del 2 dicembre u.s. Il servizio, che ha interessato un contingente formato da agenti della Squadra Emergenze Sociali e dei Cinofili, è iniziato con il controllo dell'attività di Phone Center sita in via Aspetti. All'interno dei locali erano presenti 11 persone, dieci di nazionalità straniera ed un italiano, la maggior parte delle quali impegnate a "navigare" nelle postazioni internet. Al controllo, un cittadino tunisino risultava privo di documenti d'identità e di permesso di soggiorno, pertanto veniva condotto presso il gabinetto di fotosegnalamento di via P. Liberi per essere sottoposto ai rilievi dattiloscopici e, quindi, denunciato all'Autorità Giudiziaria per la violazione alle norme sull'immigrazione. Gli altri presenti, un albanese, 3 tunisini, 3 rumeni, un serbo ed un etiope, risultavano in regola. Il controllo accertava, inoltre, alcune irregolarità amministrative relative alle norme sulla pubblicità che comporteranno la notifica dei relativi verbali. La seconda attività controllata è stato un pubblico esercizio di via Tommaseo, al cui interno si trovava una persona italiana, in stato di alterazione, intenta a bere una bottiglia di birra da 66 cl. Tale verifica ha permesso di accertare delle violazioni amministrative relative alla "pubblicità degli orari di accensione e spegnimento degli apparecchi di intrattenimento", agli "orari di apertura e chiusura" nonché al "listino dei prezzi". Infine verso le 18.15 circa, gli agenti si sono portati presso l'attività artigianale di acconciatore in via Tommaseo al cui interno si trovavano 3 persone straniere. Un uomo di nazionalità tunisina risultava regolare in Italia, mentre gli altri due, di nazionalità nigeriana e bangladese, non esibivano alcun tipo di documento identificativo; da accertamenti successivi l'uomo bangladese risultava essere un dipendente dell'attività. Questi ultimi, quindi, venivano fotosegnalati e denunciati all'Autorità Giudiziaria per la violazione all'art. 10 bis e dell'art. 6/3° del Dlgs 286/98. Durante questi controlli gli agenti cinofili effettuavano anche delle ricerche di stupefacente eventualmente presente all'interno dei locali o nelle vicinanze degli stessi.

"Lavoravano" prodotti senza autorizzazione, sequestrati generi alimentari

Polizia LocaleNei giorni scorsi il personale della Squadra Attività Economiche della Polizia Locale, in collaborazione con i tecnici del Servizio Veterinario dell'ULSS 16, si sono presentati presso una privata abitazione in zona Camin, a seguito di una segnalazione relativa alla presenza di un laboratorio alimentare abusivo. La proprietaria dell'abitazione, una donna di nazionalità cinese, faceva entrare gli agenti che già potevano accertare la presenza di una stanza adibita a "essicatoio di pancetta" dove, su numerose assi di legno, erano appesi ad asciugare oltre 1000 pezzi di maiale che venivano essiccati con tre grandi ventilatori. Nella stanza vicina era presente, inoltre, una cella frigo di notevoli dimensioni, dove erano contenuti numerosi scatoloni di alimenti, alcuni dei quali scaduti, di vario genere (pancetta affumicata confezionata sottovuoto, barattoli di molluschi, pesce ecc.); altri scatoloni, sempre contenente alimentari, erano collocati accanto alla stessa. Le condizioni igienico-sanitarie erano talmente precarie da ipotizzare la violazione della Legge n. 283/62; tale legge è nata per disciplinare il problema dell'igiene degli alimenti in materia di genuinità, salubrità e buona conservazione e dei possibili danni che possono derivare alla salute pubblica, regolamentando l'intero ciclo merceologico del prodotto alimentare dalla preparazione alla distribuzione. Pertanto tutta la merce veniva sottoposta a sequestro penale e la proprietaria denunciata all'Autorità Giudiziaria. Veniva sottoposta a sequestro anche una confezionatrice professionale per sottovuoto. All'interno dell'abitazione, oltre alla proprietaria, venivano trovate altre tre persone di nazionalità cinese, tutte in possesso di regolari documenti di identificazione. Dell'intervento veniva informato il Magistrato di turno della Procura della Repubblica che disponeva l'intervento, in supporto, di una pattuglia dei Carabinieri e degli Ispettori del Dipartimento Territoriale del Lavoro, per cercare di accertare se le persone trovate sul posto fossero dipendenti abusivi. Poichè la proprietaria dell'abitazione risultava dipendente di una società che gestisce un esercizio di vendita all'ingrosso di alimentari all'interno del Centro Ingrosso Cina, una seconda pattuglia della Polizia Locale, unitamente ad altri medici veterinari, si portava sul posto per verificare se ci fosse un collegamento tra le due attività. Venivano effettivamente trovati alcuni prodotti corrispondenti a quelli detenuti all'interno dell'abitazione che venivano sottoposti a "vincolo sanitario" per verificarne la tracciabilità.

Si allontana dagli arresti domiciliari, arrestata dagli agenti

Polizia MpiccEra già accaduto in passato ma questa volta è stata arrestata dagli agenti della Polizia Locale e denunciata per il reato di "evasione". Il 18 u.s. verso le 18.30 una pattuglia della Polizia Locale in transito per via F. P. Sarpi, per il consueto controllo relativo alla presenza di tossicodipendenti nel parcheggio pubblico "Ex Canova", notava un'ambulanza della Croce Rossa ferma proprio all'ingresso del parcheggio e del personale sanitario che stava soccorrendo una persona all'interno dello stesso. Gli agenti venivano informati dai sanitari che stavano prestando soccorso ad una persona in stato confusionale, forse in sospetta overdose, che era stata segnalata da un passante. A questo punto gli agenti procedevano all'identificazione della stessa, che risultava essere una donna di 51 anni residente a Padova, mediante la carta d'identità in suo possesso. Dopo la partenza dell'ambulanza, con la donna a bordo, arrivavano sul posto due pattuglie della Questura. Dagli accertamenti che venivano effettuati risultava che la donna era evasa dagli arresti domiciliari (che dall'agosto 2014 avevano sostituito la misura cautelare della custodia in carcere) presso la comunità "Villa Ida", struttura della Cooperativa Terra di Padova. La donna non avrebbe potuto allontanarsi dalla comunità senza il permesso del Giudice. A questo punto, visto che anche la Cooperativa Terra aveva inviato al Giudice ed alla Questura una nota nella quale ritirava la disponibilità all'accoglienza della donna a causa dei reiterati abbandoni già comunicati in passato, gli agenti della Polizia Locale si portavano presso il Pronto Soccorso Centrale, dove il medico di turno riferiva che la donna era in osservazione per sospetta assunzione di stupefacenti. Dovendo ripristinare lo stato di custodia degli arresti domiciliari, si procedeva al suo arresto; dell'arresto veniva informato il Pubblico Ministero della Procura di Padova che disponeva che l'arrestata venisse presentata per essere giudicata con rito direttissimo il giorno successivo presso il Tribunale monocratico di Padova. Il 19 novembre la donna veniva dimessa dal pronto soccorso ed accompagnata, dagli agenti della Polizia Locale, in Tribunale, dove il Giudice convalidava l'arresto disponendo altresì che l'arrestata venisse accompagnata presso la comunità dalla quale era fuggita, in attesa dello svolgersi dei procedimenti penali per i quali è indagata.

"Marinano" la scuola e comprano droga, fermati dagli agenti

marijuanaQuesta volta a cadere nelle maglie della Polizia Locale, che quotidianamente in abiti borghesi pattuglia la zona del Cavalcavia Borgomagno per il controllo e la repressione dello spaccio di droga, sono stati due giovani studenti. Il giorno 15 u.s. alle ore 9,30 venivano notati due ragazzi molto giovani con gli zainetti in spalla, che in via Toti prendevano contatto con un ragazzo di colore. Gli agenti, quindi, seguivano il terzetto che si allontanava fino ad arrivare a viale Codalunga, dove il ragazzo di colore dava un pacchetto ad uno dei due studenti. Immediatamente i due giovani, un diciannovenne ed un sedicenne entrambi di Monselice che affermavano di avere marinato la scuola per fare un giro in città, venivano fermati. Il diciannovenne, che aveva contattato il ragazzo di colore, veniva trovato in possesso di una modesta quantità di marjiuana che affermava, appunto, essergli appena stata consegnata dal ragazzo di colore. Il venditore, anch'egli di 19 anni, mai perso di vista dagli agenti, veniva subito fermato ed accompagnato presso gli Uffici di via Liberi dove veniva identificato e deferito all'Autorità Giudiziaria per il reato di "spaccio di sostanze stupefacenti". Il giovane acquirente, in quanto maggiorenne, si vedeva contestare l'infrazione prevista dall'art. 75 del Dpr 309/90, relativa alla detenzione di sostanze stupefacenti in minima quantità che prevede, tra l'altro, la sospensione della patente di guida o il divieto di conseguirla nonché, se ne ricorrono i presupposti, l'invito a seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo, oltre alla violazione all'art. 13 del Regolamento di Polizia Urbana che prevede una sanzione in denaro di Euro 500, ridotta a Euro 100 se i soggetti si impegnano a rivolgersi entro 30 giorni all'assistenza degli ambulatori dei SERT. Il minore, dopo aver sentito la Procura per i Minori di Venezia, veniva affidato alla sorella maggiorenne giunta successivamente negli uffici di via Liberi. Nella stessa giornata, inoltre, agenti in divisa della Squadra Emergenze Sociali in servizio in zona Arcella rinvenivano, nei giardinetti di Vicolo Buonarroti 4 dosi di marjuana per un totale di gr. 6,00 circa presumibilmente abbandonata da uno spacciatore datosi alla fuga per il loro arrivo.

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