Novelli centauri appiedati
Nella tarda mattinata di sabato 28 febbraio in via Manzoni, Agenti motociclisti della P.L. notavano, in prossimità dell'Istituto Bernardi, 5 ciclomotori e un motociclo che circolavano in gruppo con andature pericolose e zigzaganti, due dei quali procedevano con la ruota anteriore sollevata. Gli agenti rincorrevano i ciclomotori, i cui conducenti accennavano un breve tentativo di fuga, e li fermavano poco più avanti. I conducenti risultavano tutti minorenni. Ai due che circolavano con la ruota anteriore sollevata veniva contestata la violazione che comporta il pagamento della sanzione pecuniaria pari a 81,00 Euro e al fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. Si procedeva poi al controllo di tutti i 6 veicoli e si accertava che il motociclo e un ciclomotore non rispettavano la disciplina prevista per la corretta collocazione della targa, per cui i rispettivi conducenti venivano sanzionati ai sensi dell'art. 100/9° comma del C.D.S. al pagamento della somma di Euro 85,00 e al conseguente fermo amministrativo del mezzo per mesi 3. Gli agenti inoltre accertavano che i ciclomotori presentavano delle modifiche tali da far sospettare che gli stessi sviluppassero una velocità superiore ai 45 km/h previsti dalla legge. Per questo motivo i ciclomotori venivano sottoposti a sequestro amministrativo, al fine di effettuare successivamente la prova tecnica volta a quantificare l'effettiva velocità sviluppata. La prova in questione veniva effettuata presso un centro convenzionato e l'esito confermava quanto supposto dalgi operatori, ovvero che tutti gli scooter sviluppavano una velocità superiore a quella consentita, ed anzi raggiungevano una velocità prossima ai 90 km/h. La conseguente sanzione prevista dal Codice della Strada ed elevata ai responsabili è pari al pagamento della somma di 413,00 Euro ed al fermo del veicolo per 60 giorni.

La Polizia Locale non abbassa la guardia nei confronti del Centro Ingrosso Cina di Corso Stati Uniti. L'ultimo controllo, in ordine di tempo è stato effettuato il 20/02/2015 da personale della Polizia Locale, in abiti borghesi con il supporto di una pattuglia in divisa d'ordinanza, pronta ad intervenire in caso di bisogno. Il controllo non ha fatto emergere violazioni per quanto riguarda la vendita al dettaglio ma ha impegnato, comunque, gli agenti che, avvisati dal proprietario, hanno sventato il furto di una scatola di chiavi a brugola, da parte di un uomo di origine moldava, all'interno di un box. L'uomo veniva accompagnato in via Liberi, presso il Gabinetto di Fotosegnalamento, dove veniva identificato e denunciato per il reato di tentato furto con destrezza e per violazione del Dlgs 286/98, in quanto non in regola con i documenti identificativi.
Nei giorni scorsi anche l'edificio dell'ex stazione autocorriere di Piazzale Boschetti è stato oggetto di uno sgombero da parte della Squadra Emergenze Sociali della Polizia Locale. Gli agenti, coordinati da un ufficiale, accertavano che ignoti si erano introdotti nello stabile attraverso un'apertura sul muro. Dal sopralluogo effettuato si accorgevano che tali persone, almeno due di cui una donna, erano salite fino ai piani superiori; qui, infatti, venivano trovati suppellettili ed effetti personali tali da far supporre l'uso recente di tale struttura come ricovero. Al momento dell'intervento, non vi erano persone all'interno dell'edificio. Venivano recuperate due biciclette appoggiate sul muro adiacente l'apertura d'entrata. L'operazione si concludeva con l'intervento di personale preposto che murava l'apertura dell'edificio e provvedeva alla pulizia dell'area.
E’ accaduto nei giorni scorsi presso gli uffici di via Curzola del Settore Servizi Sociali, dove gli Agenti della Squadra Investigativa della Polizia Locale sono intervenuti a seguito di una segnalazione, relativa al furto di una banconota da € 50 da parte di un soggetto introdottosi nell’ufficio di un’assistente sociale in quel momento fuori sede per un’incombenza. Arrivati sul posto gli agenti fermavano in flagranza di reato un uomo, italiano, residente a Padova, di anni 43, che ammetteva di aver compiuto il gesto, giustificandolo con dei “problemi di salute” che lo portavano a compiere tali azioni. Le indagini compiute nell'immediatezza accertavano che l’uomo era stato scoperto dalla stessa assistente sociale, la quale rientrata in ufficio si era accorta che qualcuno aveva toccato la sua borsa e, avendo quindi il sospetto che avessero messo mano al portafogli, lo controllava e si accorgeva che mancavano 50 euro. L'assistente sociale, accortasi dell’uomo all’interno dei locali di via Curzola la cui presenza non era giustificata, lo affrontava chiedendogli di restituire i soldi. Lo stesso, a seguito della ripetuta ed insistente richiesta dell'assistente sociale, ammetteva di aver compiuto il fatto e restituiva il denaro sottratto. L'uomo veniva accompagnato dagli agenti presso gli uffici della Polizia Locale, dove veniva identificato ed indagato a piede libero per il reato di furto aggravato. Del fatto veniva immediatamente notiziata la locale Procura della Repubblica.