Stalking, un corso per la PL

violenza donneVIOLENZA SULLE DONNE (Corriere del Veneto 04/09/2013)

PADOVA — Un corso di formazione per far sì che i vigili urbani sappiano intervenire, sempre con maggior prontezza, efficacia e professionalità, nei casi di maltrattamenti, violenze e stalking. A cominciare da quelli, in costante aumento negli ultimi tempi, che avvengono tra le mura domestiche. Specie nei confronti di donne e minori. Il ciclo di lezioni, presentato ieri dal Comandante della Polizia Municipale, Lorenzo Panizzolo, e dall'Assessore Comunale competente, Marco Carrai, si svolgerà nei prossimi giorni al Comando di via Gozzi e vi parteciperà un'ottantina di agenti, coordinata dal V. Comm. Catia Zanforlin e da Alessandra Boscardo, Funzionario dei Servizi Sociali a Palazzo Moroni. Fondamentale, nell'attivare un corso di questo genere, la figura del Comandante Panizzolo che, prima di essere nominato Capo dei Vigili, guidava proprio il Settore Servizi Sociali del Comune.

«Al momento - ha spiegato la Dirigente Boscardo - seguiamo circa 150 casi critici, cioè famiglie in cui donne e minori necessitano di una particolare attenzione. Inoltre, forniamo continua assistenza ad una decina di donne, che sono oppure sono state vittime di stalking. Mentre quelle oggetto di violenza sessuale, che abbiamo preso in carico dando loro un rifugio sicuro, sono attualmente sei». «Attraverso questo corso - ha aggiunto il Comandante Panizzolo - intendiamo stimolare la sensibilità dei nostri agenti, affinché siano poi in grado di intercettare eventuali situazioni di malessere e di disturbo, che magari donne e minori interiorizzano e faticano quindi a manifestare. In questo senso, al termine di questo ciclo di lezioni, i nostri agenti saranno tante piccole antenne in funzione nel territorio».

Decisiva, nel piano condiviso da Polizia Municipale e Settore Servizi Sociali, la collaborazione con il Centro Veneto Progetti Donna, l'associazione di volontariato che dal 1990 si occupa di fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza, grazie a quattro sportelli attivi nel Padovano (due in città, uno ad Abano ed uno ad Este): «Nel corso di tutto il 2012 - aveva ricordato, qualche settimana fa, la Responsabile della Onlus, Cristina Bastianello - abbiamo dato conforto ed aiuto a 375 donne, praticamente una al giorno. Ma, nei primi sei mesi di quest'anno, c'è stata purtroppo una vera e propria escalation (si ricorderà il grave fatto di sangue accaduto lo scorso maggio a Cadoneghe, dove un poliziotto ha ucciso la moglie e si è suicidato), considerato che si sono rivolte a noi già in 324». Numeri, praticamente, raddoppiati. «Senza dimenticare - aveva aggiunto Bastianello - che, in base alle stime elaborate dall'Istat, il 92% delle donne vittime di violenza non trova il coraggio di denunciare e si porta quindi dentro una sofferenza indescrivibile. In sostanza, il totale di quelle in difficoltà è certamente molto, molto più alto».

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