Contrasto allo spaccio di droga in viale Codalunga

spaccio29.02.2016 - In data 23.02.2016, alle ore 9.30 ca., durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona della Stazione personale operante nel Nucleo Antidroga si posizionava in osservazione

di due soggetti di etnia africana che stazionavano sul marciapiede all’altezza in viale Codalunga; uno dei due veniva subito riconosciuto dagli operanti come A.O., di nazionalità nigeriana e anni 30, in quanto già arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente il 02.02.2016 e denunciato per il medesimo reato in data 19.02.2016.
Ad un certo punto il secondo uomo, K.D. proveniente dal Togo e di anni 34, si dirigeva a bordo di velocipede verso la via Cairoli, ove prendeva contatto con un ragazzo italiano, successivamente identificato come O.C., residente a Padova; poi raggiungeva l’altro extracomunitario, il quale estraeva due involucri dalla tasca consegnandoli a K.D. che a sua volta li cedeva all’acquirente in cambio di 15 euro.
L’acquirente si allontanava seguito dagli agenti che lo fermavano in via Trieste e lo accompagnavano negli Uffici di via Liberi per la redazione degli atti di rito; gli involucri ricevuti dall’africano, sottoposti a sequestro penale, contenevano sostanza stupefacente risultata essere al narcotest "marijuana" per un peso netto di 1,23 g. A carico del ragazzo si procedeva alla segnalazione alla Prefettura di Padova, secondo quanto previsto dalla normativa sugli stupefacenti.
Nel frattempo i due africani rimanevano sul viale Codalunga, costantemente osservati dagli operanti, prendendo contatti con altri potenziali clienti ma senza allontanarsi né cedere involucri di alcun genere fino alle ore 11 ca., quando da via Cairoli sopraggiungeva un altro ragazzo italiano, di seguito identificato come R.P., residente a Verona e di anni 20; dopo avere preso contatto con quest’ultimo, A.O. raggiungeva un contenitore dei rifiuti stile “campana” di colore blu posizionato poco lontano e vi prelevava un involucro che poi consegnava al ragazzo in cambio di una banconota da € 5.
Anche in questo caso l’acquirente veniva seguito e fermato da alcuni degli agenti operanti all’interno della Stazione ferroviaria; veniva quindi accompagnato presso gli Uffici di via Liberi per la redazione degli atti di rito. La sostanza stupefacente ricevuta dall’africano risultava essere alla prova con narcotest del tipo “marijuana” per un peso netto di 0,51 g; pertanto, a carico del giovane è stata inviata la prescritta segnalazione alla Prefettura di Verona.
Immediatamente dopo quest’ultimo scambio, i due spacciatori si dividevano; A.O. si spostava con il velocipede verso Piazza De Gasperi dove veniva fermato da alcuni degli agenti operanti e trasportato presso gli Uffici di via Liberi. L’altro, invece, raggiungeva il predetto contenitore dei rifiuti ‘stile campana’ di colore blu posizionato in viale Codalunga e, estratto un sacchetto, contava gli involucri rimasti rimettendoli poi al loro posto; dopo poco, prendeva contatto con un giovane ragazzo contrattando la cessione di marijuana. A questo punto, gli operanti intervenivano bloccando sia il potenziale acquirente M.M., di nazionalità ucraina e anni 20, sia lo spacciatore.
Successivamente veniva recuperato anche il sacchetto di nylon occultato nel contenitore dei rifiuti, constatando che al suo interno vi erano ulteriori 17 involucri, il contenuto dei quali è risultato poi essere marijuana del peso totale netto di 9,79 g.
Entrambi A.O. e K.D. venivano pertanto deferiti alla locale Procura della Repubblica per la violazione in concorso di cui all'articolo 73 del D.P.R. n. 309/1990; inoltre, in considerazione del fatto che i due soggetti erano stati fermati in luogo noto per l’attività di spaccio (comparto Stazione), della quantità di sostanza stupefacente sequestrata, già suddivisa in dosi pronte alla cessione, e della pericolosità dei due fermati desunta dai loro precedenti penali, si procedeva all’arresto di entrambi.
Dell’avvenuto arresto veniva informato il Magistrato di turno presso il Tribunale di Padova, il quale disponeva che gli arrestati venissero presentati per essere giudicati con rito direttissimo il giorno successivo presso il Tribunale Monocratico di Padova e la custodia presso le camere di sicurezza della Polizia Locale.
In data 24.02.2016 l’Autorità Giudiziaria disponeva il divieto di dimora nel Comune di Padova per entrambi gli arrestati e il rinvio dell’udienza al giorno 27.04.2016.

 

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